mercoledì 6 luglio 2016

"Un abito per l'anima" di Pietro Paradiso




Il 10 luglio alle ore 20.30 nel Chiostro del Palazzo Comunale di Gioia del Colle, in Piazza Margherita di Savoia, “Alchimie Saracene” dello stilista Pietro Paradiso presenterà “Un abito per l’anima” - una spettacolare sfilata di moda su invito con il patrocinio del Comune che vedrà graditissima ospite Yu Ximan.
L’imprenditrice di moda ha ospitato nel 2015 a Pechino uno showroom allestito da Paradiso, il quale ha “sedotto” l’Oriente con la raffinata eleganza delle sue creazioni.
Alle ore 19.30 nella sala Javarone del Palazzo Comunale la stampa potrà incontrare ed intervistare lo stilista Pietro Paradiso, Yu Ximan - terza donna manager della Cina - e Francesco Zizzi, ricercatore in Antropologia Personalistica Esistenziale nonché autore delle “affermazioni” indossate dalle modelle.
 


                                                                     


Esiste un must nelle collezioni di “Alchimie Saracene”... il kilim. Pietro Paradiso ne ha fatto un segno di riconoscimento. Frammenti di kilim rinacciati con filo d'oro, applicati su di un abito o su un accessorio, sono il segno di riconoscimento dello stilista che sposa la sua terra d'Occidente con l'Oriente, terra ispiratrice. Un abito per l'anima si colora con tinte tenui in contrapposizione ai colori forti, cosi come tessuti di seta preziosa sono accostati a trame poverissime, che cucite a mano e ammorbidite con ricette antiche e segrete, alchimizzate con seta e cachemire, impreziosiscono il capo nel concetto etico. La collezione presenta in modo evidente le affermazioni intercambiabili che sono la vera novità del brand, capi che oltre a “raccontare” se stessi e chi li indossa mediante il taglio, il tessuto ed il colore, ne esplicitano “l’anima” attraverso le poetiche e profetiche affermazioni scaturite dal pensiero di Francesco Zizzi e dello stesso Pietro Paradiso.
Il significato semantico delle parole costruisce percorsi dello spirito che attraversano “Alchimie saracene” ed ineludibilmente si amalgamano alla loro essenza, rendendo il progetto dello stilista gioiese assolutamente unico e vincente nel momento in cui “il verbo” impreziosisce e veste non solo il corpo ma anche l’anima.
Tocco di classe le creazioni di Giulio Cerqua che ingioiellano kilim, shantung e shari di seta, obi in cotone antico, bruciato a mano ed impreziosito da frange di Longobucco con ricami in vinile.