Ricevere è una miscela composta dagli ospiti giusti scelti in base alle loro inclinazioni.
In un pranzo placè uomini e donne devono essere pari e il bon-ton consiglia di tenere separati i mariti dalle mogli.
Se il tono della serata è informale basta una telefonata per invitare gli ospiti se è formale ci vuole un invito scritto con un testo che può essere stampato oppure con una parte da aggiungere a mano con il nome dell'invitato preceduto dal titolo accademico,nobiliare,ecclesiastico o militare. Bisogna avere una bella grafia e poi è obbligatorio l'uso della penna stilografica. La carta da invito è avorio o bianca,patinata,opaca e soprattutto pesante almeno 250 g: si dice che scuotendola dovrebbe schioccare come un ventaglio.
Un invito importante vuole il carattere corsivo inglese stampato a rilievo con inchiostro nero o grigio scurissimo.Gli inviti vanno imbucati almeno un mese prima.
Anche in presenza della formula R.S.V.P. purtroppo non tutti hanno la buona creanza di rispondere all'invito: è una grave scortesia,soprattutto se il ricevimento prevede posti a tavola assegnati.
A due conviventi si invieranno inviti separati allo stesso indirizzo, a una coppi di coniugi si scriverà: Architetto Franco Rossi e Consorte (mai Signora!). Mai far precedere i titoli dall'appellativo Signore: L'Ambasciatore sarà S.E. ( Sua Eccellenza) non Signor Ambasciatore.